Innovazione tecnologica e artigianato
 

Il settore artigiano e l'innovazione tecnologica

La ricerca è stata realizzata per conto della Regione Emilia-Romagna, osservatorio dell'artigianato.
L'obiettivo consisteva nell'analisi del grado di innovazione di prodotto e di processo nelle imprese artigiane di alcuni settori e lo sviluppo delle tecnologie informatiche presso tali imprese con particolare attenzione all'utilizzo di internet.
Il piano di campionamento, fissato dal committente, era di tipo stratificato, con una classificazione per provincia all'interno di ciascuno dei settori selezionati. La numerosità campionaria complessiva era di 2213 unità.
La rilevazione è stata effettuata per mezzo di interviste telefoniche secondo la metodologia CATI.

La realizzazione di indagini che hanno come oggetto le aziende richiede alcune azioni specifiche; infatti si deve fare fronte ad una serie di problemi.
In primo luogo le liste: spesso le liste con i nominativi delle imprese e le informazioni necessarie alla stratificazione sono incomplete e non aggiornate. I problemi più tipici sono costituiti dalla non inclusione delle nuove aziende e, dall'altro lato, dalla presenza di imprese cessate; a questo bisogna aggiungere il mancato aggiornamento, come ad esempio il cambio dell'attività prevalente o delle modifiche dell'indirizzo o del numero telefonico. Questa serie di problematiche porta ad una riduzione delle possibili unità contattabili; tenendo conto che la numerosità campionaria è prefissata, e che quindi un'unità campionaria che non risponde deve essere sostituita, avremo, nel caso di stratificazioni molto articolate, che la lista dei possibili sostituti si può esaurire rapidamente.
A fronte di tutto ciò, nelle indagini sulle imprese si ha il problema di dovere contattare un titolare o almeno un responsabile che possa fornire risposte "corrette". Questa necessità si scontra però spesso con l'indisponibilità di una figura di riferimento dell'azienda, perché "non può perdere tempo, deve lavorare", oppure è spesso fuori sede. A questo problema deve essere aggiunta la diffidenza nel rispondere ad interviste, che, se già è particolarmente diffusa nei sondaggi d'opinione alle famiglie, si accentua quando si chiedono informazioni sulle caratteristiche e strutture di una azienda.

Al fine di ovviare a questi problemi e quindi nel tentativo di ridurre il tasso di caduta, poniamo particolare attenzione alla fase del contatto.
In primo luogo si è proceduto all'invio di una lettera di presentazione dell'iniziativa che preannunciava l'intervista; lettera che si è reso necessario inviare nuovamente (via fax spesso) durante la fase di rilevazione a coloro che dichiaravano di non averla ricevuta o a quelle unità, non inserite nel campione iniziale, che avevano sostituito imprese indisponibili.
Altro fattore importante in questo tipo di indagine è rappresentato da una precisa gestione degli appuntamenti telefonici per riuscire a parlare con il titolare/responsabile, che abbiamo effettuato per mezzo del nostro programma CATI di gestione delle telefonate.
Infine il contatto diretto, il momento in cui l'intervistatore entra in contatto con l'intervistato, l'operatore deve essere chiaro e preciso nella presentazione dell'iniziativa ed essere in grado di fornire le informazioni richieste; a questo scopo effettuiamo sempre una giornata di formazione specifica sull'indagine e sullo strumento di rilevazione.
Operativamente al momento del contatto telefonico l'operatore presentava l’iniziativa (compresa la dichiarazione di garanzia del rispetto della legge 675/96) e chiedeva di parlare con un responsabile citando la lettera di presentazione. Se questi accettava si procedeva con l’intervista; se rifiutava veniva codificato il motivo di rifiuto; se la persona era momentaneamente assente o indisponibile si fissava un appuntamento telefonico per contattarlo successivamente; se l'Azienda richiedeva garanzie sulla serietà dell'iniziativa veniva fornito il nominativo ed il numero telefonico di un Responsabile dell'Assessorato regionale competente e/o inviato un fax con gli obiettivi dell'indagine e gli articoli della legge 675/96 riguardanti i sondaggi telefonici.
Queste procedure hanno fatto in modo che il numero di unità sostituite, sul totale di quelle contattate, si attestasse intorno al 35%.
Inoltre è da sottolineare come siano state sostituite altre 2050 imprese per le quali, nella lista fornita dal committente, mancava il recapito telefonico oppure è risultato errato.
Al fine di mantenere la numerosità campionaria prefissata per ciascuno strato, tutte le unità che: i) hanno fornito un esplicito rifiuto a collaborare, ii) si siano rese irreperibili per più di 5 volte in giorni ed orari diversi, iii) al momento del contatto siano risultate fuori dal campo di osservazione, sono state sostituite con unità con le medesime caratteristiche di codice ATECO91 e provincia.

Un esempio di analisi: l'informatizzazione nel settore della maglieria

A titolo esemplificativo riportiamo una breve analisi effettuata sui dati rilevati. In particolare si tratta di una procedura di cluster realizzata sull'insieme delle imprese rilevate per il settore Fabbricazione di articoli in maglieria. L'obiettivo è quello di individuare una possibile classificazione di tali aziende in relazione alla loro informatizzazione.

 
 

Graf.1-Distribuzione dei cluster

Graf.2-Silhoutte plot

Graf.3-Dimensione dei gruppi

Graf.4-Caratteristiche dei gruppi

Graf.5-% Addetti che utilizzano strumenti informatici

Graf.6-Investimenti in Informatica (Euro)

Graf.7-Utilizzo PC

Graf.8-Numero addetti

Graf.9-Sviluppo

 
 
A questo scopo sono state utilizzate le procedure di S-Plus per il calcolo della matrici di dissimilarità (procedura daisy) e di partizionamento attorno ai medoidi (procedura pam). Per il calcolo della matrice si è optato per questa procedura in quanto è possibile utilizzare sia variabili continue sia categoriche. Il ricorso alla procedura pam è invece giustificato dalla sua maggiore robustezza in confronto alla tradizionale procedura k-means, che è fortemente influenzata dalla scelta casuale dei centri iniziali.
Le variabili utilizzate sono state: % addetti che utilizzano il PC, % di addetti che utilizzano internet, investimenti in informatica, utilizzo della posta elettronica, utilizzo di internet, presenza di un sito internet, acquisti via internet, vendite via internet. La procedura ha condotto all'identificazione di 3 gruppi, rappresentati graficamente rispetto alle coordinate ottenute per mezzo di un multidimensional scaling. Abbiamo ritenuto soddisfacente questa partizione sia in considerazione della chiara distribuzione dei punti (Graf.1) sia dall'analisi del silhouette plot (Graf.2) che fornisce un indice medio di 0.66. Quest'ultimo tipo di grafico fornisce una visualizzazione della bontà dell'aggregazione delle unità; in altri termini rappresenta la forza di appartenenza di un'unità al suo cluster. L'indice che si ottiene è compreso tra -1 e 1.

Dal punto di vista delle caratteristiche dei gruppi, si evidenzia subito la presenza di un cluster particolarmente numeroso (Graf.3) con quasi il 60% delle aziende (cluster_2), mentre il gruppo 3 è di poco inferiore ad un terzo della popolazione ed infine il gruppo 1 che rappresenta quasi il 10%.
Dal punto di vista dell'analisi delle caratteristiche dei gruppi, possiamo definirli come segue:

cluster_2: "i paleolitici" - sono caratterizzati da un bassissimo livello di informatizzazione (Graf.4). Solamente il 40% delle aziende dispone di un Personal Computer, ed inoltre praticamente nessuna utilizza internet. Anche in termini di addetti (Graf.5), solo il 10% utilizza Peronal Computer ed è quasi nulla la quota di quelli che utilizzano PC collegati ad internet. In conseguenza a questo gli investimenti in informatica (Graf.6) sono praticamente nulli. Si tratta di aziende di piccole dimensioni (Graf.8), in media di 5 addetti, e che solo in piccola parte hanno avviato processi di sviluppo nel corso degli ultimi anni (Graf.9). Infatti la percentuale di queste aziende che hanno effettuato ricerca personale, stretto accordi commerciali di partnership con altre imprese o introdotto innovazioni di prodotto e/o processo non raggiunge mai il 15%.

cluster_3: "i tradizionali" - sono aziende in linea con i tempi, sono tutte dotate di PC e utilzzano gli strumenti resi disponibili da intrnet, circa il 30% degli addetti utilizza il PC, e gli investimenti medi in ambito informatico hanno superato i 3500€ negli ultimi tre anni. Inoltre il PC viene utilizzato in tutte le funzioni aziendali, in particolare nella progettazione e nella produzione (quasi nel 50% delle aziende). Si tratta di aziende "grandi" (tenendo conto che si tratta di artigiani del settore maglieria), con in media 8 addetti. Infine è da sottolineare come nel 30% dei casi abbiano effettuato la ricerca di nuovo personale ed introdotto innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo.

cluster_1: "gli star trek" - sono aziende di piccole dimensioni (3.5 addetti di media) ma fortemente orientate all'informatizzazione. Come per il gruppo precedente dispongono tutte di PC ed utilizzano gli strumenti di internet, ma hanno effettuato investimenti maggiori nell'informatica (quasi 5000€) e la percentuale di addetti che utilizza PC è molto maggiore. Strettamente legato a tutto ciò è un maggiore utilizzo degli strumenti informatici in tutte le aree aziendali (50% delle aziende utilizza il PC nella progettazione/design dei prodotti e quasi il 70% nella produzione). Per quanto riguarda infine lo sviluppo, è da rimarcare che se da un lato non hanno cercato di espandersi in termini di occupazione e accordi con altre imprese, sono quelle che più di tutte hanno introdotto innovazioni, sia di prodotto che di processo (quasi nel 50% dei casi).